Torre di babele Bruegel – Puzzle 1000 pezzi

Descrizione opera

La Torre di Babele è un soggetto amato e dipinto 3 volte dal pittore Fiammingo Pieter Bruegel il Vecchio. La prima, una miniatura dipinta su avorio, fu realizzata mentre Bruegel era a Roma e ora è andata perduta. Invece i due dipinti superstiti, spesso contraddistinti dal prefisso “grande” e “piccolo”, si trovano nel Kunsthistorisches Museum di Vienna e al Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam.

Entrambi sono dipinti ad olio su pannelli di legno. Il dipinto di Rotterdam è circa la metà delle dimensioni di quello di Vienna. In termini generali hanno esattamente la stessa composizione, ma a livello di dettaglio il dipinto è completamente diverso. Infatti sia l’architettura della torre che il cielo che il paesaggio sono differenti nei due dipinti. La versione viennese ha un gruppo in primo piano, con la figura principale presumibilmente Nimrod, che si credeva avesse ordinato la costruzione della torre.

A Vienna la torre sorge ai margini di una grande città, ma la torre di Rotterdam è in aperta campagna. I dipinti raffigurano la costruzione della Torre di Babele, che, secondo il Libro della Genesi nella Bibbia, fu costruita da un’umanità unificata e monolingue come segno del loro successo e per evitare che si disperdessero

Allora dissero: Venite, costruiamoci una città e una torre con la sua cima nei cieli, e facciamo un nome per noi stessi, altrimenti saremo dispersi su tutta la faccia della terra (Genesi 11: 4)

Vienna e Rotterdam

Il pannello di Vienna è quasi quattro volte più grande di quello della Torre di Rotterdam, ma se potessimo entrare nelle composizioni ci accorgeremmo che la torre di Rotterdam è in realtà più grande di quella di Vienna di quasi tre volte. Inoltre il gruppo di figure in primo piano all’estrema sinistra del dipinto a Vienna. Potrebbe essere una rappresentazione del re Nimrod e del suo seguito. Occupano un posto importante nella composizione e svolgono un ruolo nella narrazione. Invece nel dipinto di Rotterdam l’intero gruppo è stato omesso.
La torre di Vienna è costruita intorno a una grande roccia; la torre indipendente a Rotterdam è stata costruita dall’uomo solo.
Bruegel lo illustra offrendoci una vista dei loro rispettivi interni. Inoltre seleziona accuratamente i colori per illustrare questo aspetto: per la torre di Vienna ha scelto una tavolozza chiara. Costruita in mattoni, la torre di Rotterdam comprende tonalità scure e forti e sembra molto più minacciosa.

La Torre di Babele Bruegel

Il re Nimrod, che appare come costruttore insieme al suo seguito in basso a sinistra del dipinto, non è menzionato nel testo biblico. Solo lo storico ebreo Flavius ​​Josephus, che collaborò con i romani, combinò documenti provenienti da diverse fonti per creare la leggenda che fu accettata.

Nel Medioevo, edifici locali meno che monumentali furono usati come modelli per l’architettura della Torre di Babele. Protagonisti del XVI secolo, gli artisti si sono orientati sul tipo mesopotamico di ziggurat (torre del tempio) a forma di gradino, che, tuttavia, era rettangolare anziché rotondo.

Invece la monumentale composizione di Bruegel ebbe diversi precursori nella pittura dei Paesi Bassi, ma il suo lavoro divenne il classico più famoso tra le raffigurazioni della Torre di Babele e fu spesso copiato in molte varianti differenti. Il senso delle dimensioni è fornito dalla città portuale in stile fiammingo, che è straordinariamente piccola rispetto alla torre. Con meticolosa precisione e interesse enciclopedico Bruegel raffigura un’abbondanza di dettagli tecnici e meccanici, dalla fornitura dei materiali da costruzione nel trafficato porto alle varie gru e alle impalcature sulle fondamenta in mattoni non finite. Colloca le abitazioni degli operai nella struttura esterna in pietra, che fonde elementi di architettura classica con quella romanica, e sembrano essere più che semplicemente temporanee. Ancorando l’edificio sul pendio roccioso, Bruegel crea l’impressione di equilibrio statico.

Raggiungendo le nuvole, l’edificio, tuttavia, è otticamente distorto e sembra essere leggermente sprofondato nel terreno sul lato sinistro. Si tratta di un gesto artistico, da un lato che accresce l’impressione della monumentalità del palazzo, e dall’altro allude all’arroganza umana e all’impossibilità di completare la torre perché

“il Signore ha confuso il linguaggio di tutta la terra”. (Gen. 11: 9.)