• Biografia di Chagall Marc

    Marc Chagall nasce a Liosno il 7 luglio 1887, nella città di Vitebsk in Bielorussia. La sua famiglia era devotamente ebrea.
    Suo padre lavorava in un magazzino di aringhe e sua madre gestiva un negozio di pesce, farina, zucchero e spezie.

    Dal 1906 al 1909 studia pittura, prima a Vitebsk, poi alla Scuola della Società Imperiale per la Difesa delle Belle Arti di Pietroburgo, dove è allievo anche di Léon Bakst.

    Nel 1910 si trasferisce a Parigi dove conosce le nuove correnti del momento, interessandosi particolarmente al Fauvismo e al Cubismo.

  • Chagall e Bella: storia di un amore surreale

    Chagall impiegava molto tempo a visitare gallerie e saloni, ma sopratutto il Louvre; Rembrandt, Renoir, Pissarro, Matisse, Courbet, Millet, Manet, Monet e Delacroix furono gli artisti che ammirò di più.

    Nel 1909, Chagall incontra Bella Rosenfeld, la figlia splendida ed educata di un gioielliere locale a San Pietroburgo.
    Bella aveva solo 14 anni e frequentava la scuola d’arte, infatti era troppo giovane per una relazione seria e, inoltre, Chagall non aveva soldi. Si fidanzarono, ma aspettarono fino al 1915 per sposarsi. Dal loro amore nacque la loro figlia Ida, l’anno seguente.

  • La musa ispiratrice di Chagall

    La chiave per leggere le tele del pittore è infatti l’amore della sua vita: Bella Rosenfeld, fonte d’ispirazione del suo Marc. È lei la donna in volo, l’amante in blu, la protagonista dei tanti capolavori dipinti da Chagall.

    Bella morì nel 1944 a soli 49 anni.
    L’artista cadde in una profonda depressione e per mesi smise di dipingere.

    Seppure il pittore si sia risposato nel 1952, la sua seconda moglie, Valentina Brodsky apparve raramente nelle sue opere, e Bella continuò nel suo ruolo di musa ispiratrice.

  • L’arte di Chagall a Parigi

    Nella capitale francese acquisì la tecnica del gouache messa in pratica per dipingere scene bielorusse considerato l’intenso e malinconico ricordo del suo paese. Dipingeva fino all’alba i suoi sogni, i motivi e i temi della cultura ebraica attingendo dai suoi ricordi di Vitebsk e di Bella, la sua amata.

    A Parigi Marc Chagall rientra nel giro degli artisti, conosce Ambroise Vollard, che gli commissiona prima l’illustrazione di “Le Anime Morte” di Gogol e poi delle “Fiabe” di La Fontaine e allestisce una retrospettiva delle sue opere presso l’importante Galerie Barbazanges-Hodeberg.

  • Le basi del surrealismo

    Di questo periodo parigino sono i personaggi che ballano nel cielo, il bizzarro violinista altalenante su case di bambole in miniatura, gli amanti in blu, le sue scene di volo su Vitebsk, i suoi indefinibili animali o individui-fantasmi volatilizzati in cielo.
    Una smisurata sequenza di simboli che formeranno in seguito le basi per ispirare il Surrealismo.

    Nel 1937 il pittore prende la cittadinanza francese e durante l’occupazione tedesca si rifugia con i suoi quadri nel sud della Francia, nella zona ancora libera, dove nel 1941 accoglie l’invito del Museo di Arte Moderna di New York e parte per l’America.

  • Chagall e l’America

    Alla fine, nel luglio del 1941, con l’incessante espansione dell’antisemitismo, Chagall e la sua famiglia si rifugiarono negli Stati Uniti; la maggior parte dei primi anni li trascorse a New York.

    Per un po ‘Chagall continuò a sviluppare temi che aveva già trattato in Francia; opere tipiche di questo periodo sono la “Crocifissione gialla” (1943) e “Le piume e i fiori” (1943).

    L’incontro con la musica e le commissioni per i Balletti di “Aleko” e per “l’Uccello di fuoco”, finiranno per rendere concreta attività la grande passione della sua vita per la musica.

  • Chagall ritorna a Parigi

    Finita la Guerra, nel 1947, Marc Chagall ritorna a Parigi e, nel 1949, si stabilisce a Saint-Paul-de-Vence nel sud della Francia. Tre anni dopo si risposa.

    Negli anni seguenti, importanti mostre gli vengono dedicate in tutto il mondo ed il pittore inizia una lunga serie di decorazioni di grandi strutture pubbliche.

  • Le opere più famose di Chagall

    Le opere di Marc Chagall sono poesie su tela: i colori vivaci, i soggetti onirici e surreali, il tratto semplice e genuino lascia nello spettatore una sensazione di pace e serenità spingendolo a un’immediata empatia con l’autore.

    Nonostante la vita di Chagall sia stata dura e l’artista abbia subito crudeli colpi dalla sorte, le sue opere, grazie ai colori brillanti ed energici, trasmettono ottimismo e felicità.

     Tra le opere più note di Chagall ci sono Compleanno, Il violinista e La Passeggiata.

    Marc Chagall muore a Saint-Paul-de-Vence il 28 marzo 1985.

  • I pensieri di Chagall

    • L’arte mi sembra essere soprattutto uno stato d’animo.
    • Lo stile non è importante. Esprimersi lo è
    • Nelle nostre vite c’è un solo colore che dona senso all’arte e alla vita stessa. Il colore dell’amore
    • La pittura deve avere un contenuto psicologico.
    • Io stronco sul nascere ogni mio impulso decorativo. Attenuo il bianco, amalgamo il blu con mille pensieri
    • La psiche deve trovare la propria via nei dipinti.
    • Bisogna lavorare sul quadro pensando che qualcosa della propria anima entrerà a farne parte e gli darà sostanza.

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