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Scopri i puzzle Michelangelo Buonarroti
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Scopri insieme a noi il puzzle Michelangelo , è uno dei dipinti più famosi e conosciuti della storia dell’arte. Infatti è la sola opera su tela certamente attribuita al pittore rinascimentale Michelangelo Buonarroti.
La vita di Michelangelo
Michelangelo fu scultore, pittore, architetto e poeta italiano. Protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto come uno dei maggiori artisti di tutti i tempi.
Michelangelo Buonarroti nasce a Caprese, nella Val Tiberina, il 6 marzo del 1475 a dodici anni approdò alla bottega di Domenico Ghirlandaio, uno dei più importanti artisti fiorentini dell’epoca.
Patrocinato da Lorenzo il Magnifico intorno al 1490 si stabilì nel palazzo dei Medici a Firenze in via Larga, entrando in contatto con il Poliziano e i massimi rappresentanti della cultura neoplatonica fiorentina.
Michelangelo fu nell’insieme un artista tanto geniale quanto irrequieto. Il suo nome è collegato a una serie di opere che lo hanno consegnato alla storia dell’arte, alcune delle quali sono conosciute in tutto il mondo e considerate tra i più importanti lavori dell’arte occidentale: il David, Creazione di Adamo, la Pietà del Vaticano, la Cupola di San Pietro o il ciclo di affreschi nella Cappella Sistina sono considerati traguardi insuperabili dell’ingegno creativo.
Il David di Michelangelo
La grande statua di David realizzata da Michelangelo divenne presto il simbolo della fiera indipendenza dei fiorentini. Furono gli operai della cattedrale di Firenze ad offrire il compenso al maestro per la realizzazione del monumento.
Inizialmente, nel 1464, l’incarico di scolpire un gigante alto più di 5 metri, con il marmo arrivato a Firenze, in barca attraverso l’Arno da una cava Carrara, era stato affidato ad Agostino di Tuccio che tuttavia, poco dopo aver iniziato l’opera, abbandonò l’impresa. Nel 1476 la richiesta passò ad Antonio Rossellino, rimanendo egualmente incompiuta.
Il giovane David ha un postura fiera e concentrata sul compimento del gesto bellico contro il gigante Golia.
L’espressione accigliata, lo sguardo fiero e penetrante, una leggera smorfia sulle labbra forse a tradire un sentimento di disprezzo verso il nemico, alludono alla concentrazione dell’eroe prima della battaglia.
Davide, eroe biblico, è rappresentato nel momento in cui si appresta ad affrontare Golia, il gigante filisteo.
Il Buonarroti rompe con la tradizione che vuole Davide rappresentato con la testa di Golia adagiata ai piedi, oltre che come “un fanciullo dall’aspetto gentile, fulvo di capigliatura e d’occhi belli”.
David con il suo atteggiamento fiero divenne presto il simbolo di Firenze. Infatti il comportamento eroico del protagonista rappresentò bene l’intenzione del popolo fiorentino di lottare contro ogni tirannia.
Il David fu collocato davanti il Palazzo Vecchio, oggi il suo posto è occupato da una copia, mentre l’originale si trova all’Accademia di Belle Arti.
Sempre a Firenze, per il matrimonio di Agnolo Doni, eseguì una tavola rappresentante la Sacra Famiglia, conosciuta con il nome di Tondo Doni.
La morte di Michelangelo
Il 18 febbraio 1564, quasi ottantanovenne, Michelangelo morì, dopo una breve malattia, nella sua casa di Macel dei Corvi, a Roma.
A pochi giorni dal decesso, suo nipote Lionardo Buonarroti, arrivò nella capitale col preciso compito di recuperare la salma e organizzarne il trasporto. Il primo atto funebre si tenne a Firenze il 12 marzo, ma due giorni dopo, il 14 luglio 1564 si tenne il vero, grande funerale di Michelangelo, in San Lorenzo, patrocinato dalla casata ducale, cerimonia degna più di un principe che di un artista. Il suo corpo è stato sepolto in Santa Croce.
A pochi giorni dal decesso, suo nipote Lionardo Buonarroti, arrivò nella capitale col preciso compito di recuperare la salma e organizzarne il trasporto. Il primo atto funebre si tenne a Firenze il 12 marzo, ma due giorni dopo, il 14 luglio 1564 si tenne il vero, grande funerale di Michelangelo, in San Lorenzo, patrocinato dalla casata ducale, cerimonia degna più di un principe che di un artista. Il suo corpo è stato sepolto in Santa Croce.
Ci piace concludere la vita del grandissimo Michelangelo con una sua citazione:
“Signore, fa che io possa sempre desiderare più di quanto riesca a realizzare.“