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(*) Le proporzioni del puzzle ultimato potrebbero non rispecchiare perfettamente quelle dell’immagine riportata sulla scatola.
Paul Klee castello e sole – Puzzle 1000 pezzi
25,00€
Disponibile
Grazie al puzzle Paul Klee castello e sole, puoi scoprire uno dei capolavori del grade maestro Svizzero tra Surrealismo ed Espressionismo
Il puzzle da 1000 pezzi Paul Klee castello e sole della marca EuroGraphics è realizzato con la Tecnologia Smart-Cut. Una tecnologia all’avanguardia del processo di fabbricazione che crea una moltitudine di forme uniche e insolite permettendoti di entrare nel magnifico mondo delle avanguardie artistiche novecentesche dove la sperimentazione e la crescita emotiva ed artistica erano le uniche regole di scoperta e di crescita artistica.
Informazioni aggiuntive
Numero pezzi | |
---|---|
Marca | |
Artista | |
Dimensioni dell'opera | 50 cm x 59 cm |
Movimenti artistici | |
Difficoltà | |
Dimensioni puzzle | 68 cm x 48 cm |
Dimensioni scatola | 35 x 25 x 6 cm |
EAN | 628136608367 |
Caratteristiche del puzzle
Il Puzzle Paul Klee castello e sole è uno dei più affascinanti modi per scoprire l’arte pezzo per pezzo, con l’arte del maestro svizzero del surrealismo e dell’espressionismo.
Infatti grazie a questo meraviglioso puzzle d’arte da 1000 pezzi della marca EuroGraphics puoi scoprire le colorate e stravaganti pennellate del grande artista del novecento Paul Klee. Farnz Marc insieme a Kandinsky e Paul Klee fondò la famosissima rivista d’arte Der Blaue Reiter.
Il Puzzle Paul Klee castello e sole è adatto sia per i costruttori di puzzle più esperti, ma anche per i principianti grazie alle sua semplicità nelle campiture e nella molteplicità di colori che rendono l’esperienza del puzzle un momento di piacere da condividere.
Il Puzzle Paul Klee castello e sole nel dettaglio
Il Puzzle Paul Klee castello e sole da 1000 pezzi della marca EuroGraphics è un affascinante esempio di arte dei primi del novecento.
Infatti le opere di questo grande pittore svizzero sono considerate tra espressionismo e surrealismo, manifestando sulla tela tutte le tendenze tipiche delle avanguardie artistiche dello scorso secolo.
Il Puzzle, del marchio canadese EuroGraphics, è realizzato con la Tecnologia “Smart-Cut”. Una tecnologia all’avanguardia del processo di fabbricazione che crea una moltitudine di forme uniche e insolite.
Le linee del puzzle sono decise, i colori brillanti e i dettagli accurati e ricercati. I tasselli del puzzle sono robusti e l’incastro è di ottima qualità.
Numero pezzi1000 | MarcaEuroGraphics | ||
Dimensioni puzzle (cm)68 x 48 | Dimensioni scatola (cm)35 x 25 x 6 |
Descrizione dell’opera
Il dipinto di Paul Klee castello e sole è un’ opera ad olio su tela innovativa dell’artista svizzero datata 1928
Il sole solitario splende nel cielo ingegnosamente progettato creato da linee e strutture forti. Inoltre, varie dimensioni rettangolari aggiungono profondità all’immagine astratta.
Nell’opera viene mostrato il mix di astrattismo e realtà, mentre le figure vengono destrutturate per formare immagini nuovr. Lo sfondo color argilla offre agli spettatori una visione più chiara di come le figure sembrano formare uno skyline della città di colori e luci intensi.
Klee usa schiocchi di giallo per attirare l’occhio e spezzare i marroni che appaiono ovunque.
Il dipinto del 1928 del castello e del sole è un’espressione nell’arte astratta. Il tocco di realismo, angoli e uso del colore crea una città di forma geometrica. Le opere immaginarie di Paul Klee continuano a ispirare e incuriosire.
Paul Klee Castello e Sole
Klee nasce a Münchenbuchsee, nei pressi di Berna, in Svizzera, il 18 dicembre 1879 da una famiglia di musicisti.
Compie i suoi studi nella città natale e nel 1898 si reca a Monaco di Baviera per il suo apprendistato artistico, avendo deciso di votarsi all’arte. A Monaco Klee entra in contatto nel 1911 con Kandinskij, Kubin e Marc nonché con l’ambiente di Der Blaue Reiter, partecipando alla seconda mostra del Cavaliere azzurro nel marzo 1912.
Alla primavera del 1914 risale il viaggio in Tunisia dove l’artista, già eccellente disegnatore, scopre il colore, al pari di quanto era avvenuto per Delacroix, nel terso clima dell’africa settentrionale
Permettetemi di usare un’immagine, l’immagine dell’albero. L’artista si preoccupa di questo mondo complesso e in qualche modo vi si è orientato, possiamo crederlo, abbastanza bene. Così gli è diventato possibile ordinare la serie dei fenomeni e delle esperienze. Quest’ordine diverso e multiplo, questa sua conoscenza delle cose della natura e della vita, vorrei paragonarlo alle radici dell’albero.
Dalle radici affluisce nell’artista la linfa, che attraversa lui e i suoi occhi. In tal modo egli adempie alla funzione del tronco. Premuto e commosso dalla potenza del flusso della linfa, egli lo dirige nell’opera secondo la sua visione. Come si vede il fogliame degli alberi allargarsi in tutte le direzioni, nel tempo e nello spazio, allo stesso modo accade anche per l’opera.
Nessuno si sognerà di pretendere che l’albero formi il suo fogliame sul modello delle sue radici. È facile capire che non può esservi un’uguale corrispondenza tra la parte inferiore e quella superiore: funzioni diverse, che si esercitano in due campi distinti, devono per forza provocare forme diverse.
È quel che diceva Paul Klee in una classica conferenza tenuta a Jena nel 1924.
A quel tempo l’artista era docente al Bauhaus di Gropius, dove era stato invitato nel 1920, e aveva già configurato una sua teoria artistica, pressato com’era dalle necessità della didattica.
Nel 1929 Klee mette su carta i ricordi del suo viaggio in Egitto compiuto tra il 1928 e il 1929, creando una serie omogenea di dipinti dai caratteri simili.
L’Egitto è una terra dove i tracciati dei canali e dei campi, nonché la struttura dei monumenti antichi, sono strettamente dipendenti dalla geometria. Klee, pertanto, adotta una composizione rigidamente geometrica, ricoprendo la tela con nastri orizzontali di colore.
La Dolcezza Orientale Klee
In Fuoco nella sera( come nell’opera Paul Klee Castello e sole) il fulcro è costituito dal rettangolo rosso appena spostato sulla destra rispetto all’asse verticale del dipinto e in prossimità del centro. Attorno a tale figura si infittiscono o si fanno via via più ampie le strisce orizzontali
colorate che, lette da destra a sinistra, suggeriscono rispettivamente l‘immenso spazio desolato del deserto e delle dune, i grandi monumenti che ne contrastano l’avanzata, infine gli appezzamenti di terreno fertile, irrigati dai canali.
Se in quest’opera il legame con la realtà è flebile e la resa è del tutto astratta, in Monumenti a G., altro dipinto della serie, le grandi piramidi di El Giza (la «G» del titolo sta, appunto, per Giza), ben riconoscibili, sono individuate da cunei che interrompendo la monotona ripetizione delle
fasce orizzontali e ne stabiliscono un ritmo sfalsato.
Preda di un’insidiosa e mortale malattia degenerativa, che si era manifestata nel 1935, umiliato dal potere nazista che aveva esposto settanta sue opere nella «Mostra di arte degenerata» (Monaco, luglio 1937) e ne aveva requisito altre centodue in collezioni private tedesche, Paul Klee continuava, tuttavia, a lavorare aggrappandosi ai ricordi solidi e felici dei suoi viaggi in Tunisia e in Egitto, lì dove il colore gli si era rivelato per la prima volta in tutte le sue straordinarie potenzialità.
I ricordi illuminano anche Dolcezza orientale un olio del 1938. A un fondo a scacchiera di quadrati e rettangoli colorati, dai toni caldi e dalle tinte tenui, si sovrappone un disegno realizzato con linee e tratti scuri, spesso disaggregati, che accentuano, perciò, quella tendenza – propria
dell’ultimo Klee – a separare la superficie dalla linea.
I segni scuri, forti e precisi, delineano lo schema di una piramide al centro, una figuretta in movimento, in basso a destra, delle palme dalle grandi fronde ricurve. Un paesaggio della memoria, ormai, ma ben deciso a fruttificare ancora.
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