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Matisse Purple Robe and Anemones – puzzle 1000 pezzi

Novità Hot

(*) Le proporzioni del puzzle ultimato potrebbero non rispecchiare perfettamente quelle dell’immagine riportata sulla scatola.

Matisse Purple Robe and Anemones – puzzle 1000 pezzi

19,90

Disponibile

AA877. Disponibile Categoria: . / / .

Scopri uno dei capolavori più particolari e ricercati delle opere del maestro francese. Il puzzle Matisse Purple Robe and Anemones da 1000 pezzi della marca Pomegranate ti permette di rivivere l’ espressività delle linee e dei colori che caratterizzato lo stile artistico proprio del fauvismo.

Informazioni aggiuntive

Numero pezzi

Marca

Artista

Movimenti artistici

Museo d'arte

Difficoltà

Dimensioni puzzle

50,8 x 63,5 cm

Dimensioni scatola

33 x 25 x 5 cm

EAN

9780764970863

Caratteristiche del puzzle

Il puzzle Matisse Purple Robe and Anemones è uno splendido modo per scoprire le meraviglie dell’arte espressionista dei “fauves”.

Infatti grazie a questo meraviglioso puzzle d’arte da 1000 pezzi della marca Pomegranate Communication Inc puoi riscoprire tutta la forza del colore tipica del fauvismo. Le linee sono decise, i colori brillanti e il soggetto è intrigante, coinvolgente ed esteticamente molto accattivante.

Questo puzzle è adatto sia per i costruttori di puzzle più esperti ma anche per i principianti grazie alle sua bidimensionalità e alle zone di colore ben identificabili che ne facilitano la costruzione.

Il Puzzle Matisse Purple Robe and Anemones

Il puzzle “Matisse Purple Robe and Anemones” da 1000 pezzi della marca Pomegranate Communication Inc è un ricercato esempio di puzzle d’arte moderna.

Il soggetto è molto raro e particolare e riporta una delle opere più belle e particolari del movimento del fauvismo.
Le linee del puzzle sono decise, i colori brillanti e i dettagli accurati e ricercati. I tasselli del puzzle sono robusti e l’incastro è di ottima qualità.

Numero Pezzi Puzzle Numero pezzi1000 Marche Puzzle MarcaPomegranate Communications, Inc
Dimensioni Puzzle Dimensioni puzzle (cm)50,8 x 63,5 Dimensioni Scatola Puzzle Dimensioni scatola (cm)33 x 25 x 4,5

Descrizione dell’opera

Il dipinto di Matisse Purple Robe and Anemones, realizzato nel 1937, raffigura una donna, l’assistente del pittore Lydia Delectorskaya, con indosso un cappotto viola. L’abito riprende l’abbigliamento tipicamente marocchino, sulla scia della grande passione che il pittore aveva per la cultura nord-africana.

Si tratta di uno degli ultimi dipinti di Matisse realizzato con colori ad olio su tela. Infatti dopo poco si dedicherà esclusivamente ad opere realizzate con la tecnica del collage.

Il dipinto Woman with Purle Robe and Anemones è un superbo esempio dell’uso del colore e della luce per esprimere le emozioni nella vita, non nei confronti del suo modello come sarà per alcuni artisti, ma della vita stessa.
Sebbene non ci sia una sola linea netta, il modo in cui i colori si giustappongono l’un l’altro lascia la lettura in maniera semplice e immediata.

Matisse e le emozioni

Non esiste un contorno definito, su alcuni degli elementi, come ad esempio le anemoni sul tavolo.
Tutto il resto è circondato da uno spesso contorno nero che accentua tutte le altre caratteristiche, apparentemente spingendo fuori Lydia e tutti gli altri oggetti.
Il vivido cappotto viola con il contorno nero rende Lydia quasi fuori dalla sedia su cui si trova, rendendola il principale punto focale, come dovrebbe essere.
Questa soluzione rende la composizione dinamica e gli dona una fortissima accezione emotiva.
I diversi motivi dello sfondo danno anche l’impressione che sia nell’angolo della stanza.
Il posizionamento dei fiori alla sua destra e la rivista ai suoi piedi, allude anche a questo senso di profondità.

Matisse Purple Robe And Anemomes Quadro Arte Puzzle

I ritratti di Matisse

Matisse Donna Col Cappello Opera Arte Puzzle

Un capitolo a parte merita tutta la produzione di ritratti del maestro francese.
La Donna col cappello di Matisse fu esposta, assieme ad altre nove opere dell’artista, al Salon d’Automne del 1905.
L’insieme dei colori, appena giustificati dalla forma a cui danno vita, parve a un critico che visitò l’esposizione «una pentola di colori rovesciata in faccia al pubblico».
La donna, di tre quarti, volge lo sguardo verso l’osservatore mostrandosi nel suo ricercato e sovrabbondante abbigliamento borghese dominato da un fastoso e monumentale cappello.
La violenza delle tinte è il modo impiegato dall’artista per affermare se stesso e la propria personalità.
I colori sono usati sia puri sia in unione con altri. In particolare i gialli vengono accostati al violetto, il rosso al verde, il blu all’arancio, in un rinforzarsi vicendevole dei complementari. Inolte gli stessi colori primari sono disposti affiancati.

Gli spazi sulla tela

Contrariamente a Van Gogh e a Gauguin, per i quali gli stessi colori a cui facevano ricorso costituivano un’esaltazione di quelli comunque presenti nel soggetto rappresentato, Matisse non cerca la somiglianza cromatica oggettiva.

Tuttavia ogni tinta ha una precisa funzione nel modellare le masse e nel creare ombre. Quelle del viso, ad esempio, sono verdi, mentre quelle del collo sono arancio.

Il colore è distribuito con veemenza sulla tela e con un’immediatezza tale da non coprirla totalmente. Infatti ampi spazi non dipinti del supporto affiorano qua e là, diventando essi stessi elementi della composizione.

La semplificazione di Matisse

Con il tempo la ricerca di Matisse si indirizza verso l’ulteriore semplificazione delle forme, l’essenzialità cromatica, l’uso di tinte contrastanti e di linee ritmiche, ornamentali.

Il disegno per Matisse non è un esercizio di particolare abilità, un mezzo per esprimere sentimenti intimi e descrivere stati d’animo. Le opere del maestro francese sono i mezzi semplificati per dare maggiore semplicità, maggiore spontaneità all’espressione che deve arrivare senza pesantezza allo spirito dello spettatore.

Alla fine la pittura stessa diviene per Matisse una sorta di disegno altamente espressivo, colorato per larghe e spesso squillanti campiture. È il caso della Signora in blu.

Signora in blu Matisse

Nel dipinto di Matisse Signora in blu, il colore naturalistico è rimasto solo nel rosa dell’incarnato della donna, mentre le proporzioni, intese in senso tradizionale, non sono più ravvisabili in questo dipinto del 1937.

Infatti l’artista ha esagerato, a favore della manifestazione delle proprie potenzialità espressive, le dimensioni delle mani.

Al di sotto dell’abito azzurro bordato di bianco, che domina la tela, non si percepisce alcun corpo.
La poltrona rossa su cui siede la donna ha gialli braccioli sinuosi, mentre lo schienale si fonde con il rosso a quadri della parete retrostante.
La prospettiva è stata modificata e il pavimento di piastrelle nere risulta, perciò, ribaltato di novanta gradi, incurvandosi, inoltre, fino a seguire la forma ideale dello schienale.

Matisse in Italia

A fronte delle esigue dimensioni della tela, la signora vestita di blu si rivela monumentale e solenne.
Essa, al pari di altri dipinti coevi, pare trattenere il ricordo del viaggio in Italia che Matisse effettuò nel 1907 e che lo vide contemplare le corpose figure di Giotto a Padova e le immobili, magiche presenze di Piero della Francesca ad Arezzo.
Il possesso di tali e tanti mezzi espressivi e la loro continua rinnovabilità fanno certamente di Matisse il primo, vero grande artista del Novecento.

Matisse Signora In Blu Puzzle Arte

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