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Museo d'arte | |
Dimensioni dell'opera | 220 cm × 389 cm |
Difficoltà | |
Dimensioni puzzle | 63,5 cm x 63,5 cm |
Dimensioni scatola | 33 x 25 x 5 cm |
EAN | 9781087502410 |
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Home / Vendita puzzle artistici / Puzzle arte rinascimentale / Puzzle Bosch: il giardino delle delizie – 1000 pezzi
21,90€
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Scopri il meraviglioso puzzle Bosch “il giardino delle delizie” componendo uno dei più grandi dipinti del grande maestro dell’arte olandese: Hieronymus Bosch. Grazie a questo magnifico puzzle d’arte potrai scoprire pezzo dopo pezzo una delle più affascinanti opere d’arte del quindicesimo secolo. Infatti in nessun altro lavoro Bosch raggiunse un tale livello di complessità, sia per i significati simbolici che per la vivida immaginazione espositiva.
Grazie a questo bellissimo puzzle d’arte da 1000 pezzi della marca americana Pomegranate, di altissima qualità, il divertimento assicurato!
Il puzzle Bosch “il giardino delle delizie” è uno dei dipinti più famosi del grande maestro dell’arte fiamminga Hieronymus Bosch. Infatti attraverso questo magnifico puzzle di arte olandese portai scoprire pezzo per pezzo l’opera più ambiziosa dell’artista. In nessun altro lavoro Bosch raggiunse un tale livello di complessità, sia per i significati simbolici che per la vivida immaginazione espositiva.
Il Giardino delle delizie è un trittico a olio su tavola di grandi dimensioni 220cm×389 cm del pittore olandese Hieronymus Bosch, databile 1480-1490 conservato nel Museo del Prado di Madrid.
Il puzzle Bosch il giardino delle delizie di Hieronymus Bosch è uno dei più grandi esempi di arte rinascimentale Fiamminga
Infatti il puzzle Bosch in questione è uno dei soggetti più noti della storia dell’arte, per la sua complessità compositiva e la grande valenza simbolica dei soggetti.
Le linee del puzzle Bosch sono decise, i colori brillanti e i dettagli accurati e ricercati. I tasselli del puzzle sono robusti e l’incastro è di ottima qualità.
Numero pezzi 1000 | Marca Pomegranate | ||
Dimensioni puzzle (cm) 63,5 x 63,5 | Dimensioni scatola (cm) 33 x 25 x 5 |
Scatola ben rifinita
Splendida idea regalo
Opera originale
Colori brillanti
1000 pezzi
Griglia standard
Il famoso dipinto di Hieronymus Bosch è considerato la rappresentazione dei piaceri carnali e, allo stesso tempo, una critica verso il loro abuso. Nel dipinto Il giardino delle delizie, sono rappresentate moltissime specie animali e ibridi terrificanti.
Sebbene il trittico, oggi conservato al Museo del Prado non sia firmato, la sua attribuzione a Bosch non è mai stata messa in dubbio. La datazione dell’opera, tuttavia, è oggetto di un considerevole dibattito.
Il tema generale del Giardino delle Delizie è il destino dell’umanità. Per analizzare il significato dell’opera, è necessario identificare il contenuto di ciascun pannello. Sui lati esterni del trittico, Bosch rappresenta in grisaglia il Terzo Giorno della Creazione del Mondo, quando le acque furono separate dalla terra e fu creato il Paradiso terrestre. Sui lati interni del trittico, dipinti con colori brillanti che contrastano con la grisaglia, l’artista ha raffigurato tre scene che hanno in comune il tema del peccato.
Nel pannello di sinistra sullo sfondo di un rigoglioso Paradiso terrestre popolato da splendide creature, Dio presenta Eva al cospetto di Adamo. Lui appena svegliato dal sonno osserva la compagna, generata da una sua costola, con un’espressione di vera sorpresa. Dio è rappresentato più giovane del solito, più simile in effetti alle immagini di Gesù. La scena brulica di animali tra i quali scorgiamo creature reali, come la giraffa, l’elefante, la lepre, delle scimmie e così via, ma anche creature inventate, come l’unicorno.
Le piante presenti sono le più disparate e sicuramente attirerà la vostra attenzione un curioso albero alle spalle di Adamo, noto come “dracena”. Forse vi dirà poco il nome, ma in realtà la versione arbusto di quest’albero è chiamata “tronchetto della felicità” ed è molto frequente nei salotti e negli uffici come pianta da interno. Al centro del fantastico paesaggio, ricco di fauna e flora, vediamo infine un laghetto dal quale emerge una splendida fontana della vita.
La parte centrale del trittico raffigura un finto Paradiso che inganna i sensi, un giardino delle delizie dedicato al peccato e alla lussuria. Qui Bosch ha incluso un gran numero di figure umane nude. Ad eccezione della coppia in basso a destra, identificata come Adamo ed Eva dopo la cacciata dal Paradiso. Uomini e donne sono divisi in gruppi o coppie, intenti a consumare relazioni amorose di varia natura. L’artista colloca al centro di un grande parco un ammasso di fanciulle e intorno ad esse un largo cerchio di cavalieri che ruota in senso antiorario. In primo piano un gruppo di uomini e donne nudi si divertono, godendo della presenza di uccelli, piante e compagni dell’altro sesso.
Gli animali rappresentati sono molto più grandi della realtà e tra questi Bosch sottolinea in particolare due diversi tipi di gufo che evocano il male. Questi uccelli, ai due estremi laterali del pannello, dirigono i loro sguardi inquietanti verso di noi. Sono presenti anche piante e frutta, raffigurate molto più grandi rispetto alle dimensioni reali, con connotazioni erotiche e riferimenti allegorici agli organi sessuali. In contrasto con la confusione che prevale in primo piano, la geometria si impone invece sullo sfondo, attraverso costruzioni architettoniche fantastiche. Vediamo fontane e padiglioni intorno a un lago che si spinge fino all’orizzonte, mentre a destra e a sinistra alcune misteriose figure alate spiccano il volo.
Il pannello di destra raffigura un inferno musicale, dalla presenza degli strumenti usati per torturare i peccatori che hanno dedicato il loro tempo alla musica profana. Qui tutti i peccati capitali sono puniti. Gli avari vengono divorati e immediatamente espulsi dall’ano di una creatura con la testa di un uccello, seduta su una specie di trono-gabinetto. I golosi sono castigati nella taverna al centro del dipinto, situata all’interno dell’albero-uomo, in attesa d’essere serviti da rospi, diavoli e altre creature sgradevoli. Gli invidiosi invece sono torturati per immersione in acqua ghiacciata.
La curiosa taverna-uomo al centro dello scomparto ha il torso a forma di uovo, la parte inferiore del corpo formata da tronchi d’albero marci e i piedi appoggiati su barche. In questa parte del trittico Bosch descrive la trasformazione dell’uomo in bestia come meritato castigo al vizio e alla depravazione. Il pittore qui si sofferma come mai prima sulle punizioni dei peccatori, raggiungendo un vertice nella descrizione pittorica delle cose più disgustose e inquietanti. Insomma un vero guazzabuglio infernale che ancora oggi incute paura e affascina allo stesso tempo.
Sul retro delle ante, visibile sono quando il trittico è chiuso, Bosch dipinse la creazione del mondo, racchiusa in un globo cristallino e vista come il terzo giorno della creazione descritto nel libro della Genesi, quando le acque furono separate dalla terra. Questa immagine è realizzata con la tecnica del “grisaille” che utilizza solo i toni del grigio, creando dipinti monocromi. Le tre scene dipinte sulla faccia interna del Trittico del Giardino delle Delizie, quella normalmente esposta al pubblico, hanno fatto nascere le più svariate e anche assurde teorie. Come spiegare il perché delle immagini rappresentate? Quella più attendibile e ragionevole individua come filo conduttore dei tra pannelli il peccato. In breve possiamo dire che l’intera opera costituisce una predica contro i piaceri della carne e che descrive l’umanità come perduta nel peccato.
Si passa infatti dalla nascita del peccato originale, a sinistra, alla fine del peccato punito all’inferno a destra, passando per il pannello centrale in cui domina la lussuria. Visti i molti dettagli e le allegorie spesso indecifrabili, siamo portati a pensare che questo trittico non fosse ideato per una chiesa, dove sarebbe stato esposto al popolo, ma per un mecenate laico e intellettuale. Purtroppo non conosciamo né il committente né le traversie che portarono l’opera in Spagna, nella collezione dell’Escorial nel 1595, per poi finire in tempi più recenti al museo del Prado dove oggi è esposta. Lo stato di conservazione del Trittico del Giardino delle Delizie non è buono. Puliture troppo aggressive hanno appiattito molti particolari e figure, ma nonostante ciò la sua visione d’insieme è ancora stupefacente.
Di fronte a opere come questa siamo portati a pensare, fino a che punto può spingersi l’immaginazione umana? Hieronymus Bosch nel Trittico del Giardino delle Delizie mescola tradizioni popolari e citazioni bibliche, diavoli e paradisi, incubi e nanetti, esseri mitologici e animali fantastici. Infatti tutto si incrocia e si mescola, creando un universo visivo senza precedenti. E anche se noi persone moderne, nella maggioranza dei casi, non ci facciamo più condizionare da superstizioni, morali e leggende, rimaniamo estasiati da ciò che è stato in grado di produrre il pennello di un pittore che non si mosse mai dalla sua piccola città del nord Europa.
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