La pianta di Ludovico Ughi del 1729
Il progetto si propone di colmare una lacuna storiografica negli studi sull’offerta e sulla domanda in età preindustriale attraverso una metodologia interdisciplinare. Una grande quantità di fonti infatti contiene in sé un implicito riferimento geografico, ma questi documenti sono in forma testuale e privi quindi di una cartografia di riferimento. Lo storico ha difficoltà ad analizzare l’informazione geografica di queste fonti e di conseguenza molte informazioni relative a fenomeni sociali e economici non sono prese in considerazione negli studi.
Per raggiungere l’obiettivo del progetto e visualizzare i documenti d’archivio è cruciale disporre di una carta cronologicamente il più possibile vicina all’epoca dei documenti. La ragione principale per cui la mappa di Ludovico Ughi è spesso esclusa dai progetti di digitalizzazione della cartografia storica è legata alla difficoltà tecnica di trasformarla in una mappa georeferita. D’altra parte, se da un lato il GIS consente ai ricercatori di trattare l’informazione geografica in modo innovativo, dall’altro tende a escludere i dati che non possono essere rappresentati come punti, linee, poligoni o pixels. La difficoltà di localizzare le informazioni su una cartografia storica adeguata comporta che gli studi spesso trascurino del tutto l’analisi spaziale e geografica che ha un ruolo importante per comprendere a fondo non solo l’evoluzione della città, ma anche le dinamiche di comportamento del mercato.
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