Giapponismo: l’arte orientale che ha rivoluzionato l’occidente
Il termine giapponismo indica l’influenza che l’arte giapponese, in particolare le stampe ukiyo-e, ha esercitato sugli artisti occidentali. Dopo l’apertura del Giappone al commercio internazionale nel 1854, le opere giapponesi iniziarono a circolare in Europa, catturando l’attenzione di pittori, illustratori e designer.
L’arte orientale si distingue per:
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Linee fluide e armoniose
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Composizioni asimmetriche
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Uso raffinato del colore
Le stampe giapponesi, come quelle di Hokusai e Hiroshige, rappresentano paesaggi, fiori, uccelli e scene di vita quotidiana con una delicatezza che affascinò artisti come Monet, Van Gogh e Degas.
Oltre alla bellezza estetica, l’arte orientale porta con sé una forte carica simbolica. Infatti, ogni elemento raffigurato ha un significato profondo, legato alla natura, alla spiritualità e alla filosofia orientale.
Gli artisti europei ispirati all’arte orientale
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Claude Monet: collezionista di stampe giapponesi, influenzato nella composizione e nella rappresentazione della natura.
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Vincent Van Gogh: reinterpretò le stampe orientali con il suo stile vibrante.
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Edgar Degas: riprese l’uso delle prospettive insolite e delle inquadrature tipiche delle stampe ukiyo-e.