In primo piano, il re Nimrod osserva i lavori con un gesto autoritario, ma l’intera scena è attraversata da un senso di follia costruttiva, una corsa contro la logica, tipica del pensiero umanistico di Bruegel.
La tavolozza è ricca di toni terrosi e grigi, e la luce drammatica sottolinea la fragilità dell’opera umana dinanzi all’ordine divino.
Torre di Babele – Rotterdam
Questa versione è più piccola e considerata più tarda o addirittura realizzata in bottega con minore coinvolgimento diretto di Bruegel. La composizione è simile, ma meno dettagliata. La torre è più squadrata, meno complessa dal punto di vista architettonico, e lo sfondo appare meno animato.
Il significato simbolico resta presente, ma con minor forza narrativa. La luce è più diffusa, e l’attenzione sembra concentrarsi sulla forma geometrica e la massa della costruzione, più che sulla rappresentazione dell’attività umana e della frenesia edilizia.
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