Il Fauvismo: un’esplosione di colore e libertà espressiva
Il Fauvismo è stato un movimento artistico rivoluzionario che ha avuto il suo apice tra il 1905 e il 1910, caratterizzandosi per l’uso audace e non naturalistico del colore, l’accentuata semplificazione delle forme e un approccio espressivo che privilegiava l’istinto e l’emozione piuttosto che la fedeltà alla realtà visibile.
Il termine Fauvismo deriva dalla parola francese fauve, che significa “belva“, e venne coniato dal critico d’arte Louis Vauxcelles per descrivere le opere esposte al Salon d’Automne del 1905. Questo appellativo era un riferimento al carattere “selvaggio” dei colori impiegati dagli artisti fauvisti, che sembravano quasi urlare sulla tela con toni puri e vibranti.