Alfons Mucha nacque nel 1860 in Repubblica Ceca. Il disegno è stato il suo hobby principale sin dall’infanzia. Infatti iniziò a lavorare come artista pubblicitario nella tarda adolescenza, dipingendo principalmente ritratti e scenografie teatrali.
Nel 1895 il giovane ceco impoverito andò a Parigi creando un poster per Gismonda, un’opera teatrale con Sarah Bernhardt, l’attrice più famosa del periodo. Bernhardt si innamorò cos’ tanto del lavoro di Mucha che gli fece un contratto di sei anni.
In poco tempo, “le style Mucha“in seguito noto come movimento Art Nouveau Mucha servì per descrivere il nuovo spirito che trasforma la città.
La popolarità di Gismonda ha portato a un afflusso di lavoro per Mucha. “Le stagioni” rappresentano una di queste commissioni. Infatti rappresentano un set di quattro pannelli decorativi per Champenois, un ricco mecenate, che ha commissionato altri due set di pannelli con lo stesso tema.
La serie Seasons Mucha del 1896
La serie Seasons del 1896 è stata la prima serie di pannelli decorativi di Mucha ed è diventata una delle sue serie più popolari. Infatti divenne così popolare che Champenois chiese a Mucha di produrre almeno altri due set basati sullo stesso tema nel 1897 e nel 1900.
Nei quattro pannelli mostrati delle stagioni, Mucha cattura gli stati d’animo delle stagioni: primavera, estate, autunno. e inverno rappresentando il ciclo della natura.
Mucha personifica la Primavera come una figura bionda e innocente. L’abito bianco traslucido è una metafora della verginità il potenziale di una nuova vita.
Nella sua mano tiene un ramo modellato in una lira. Tre uccellini siedono sulla lira simbolo di nuova vita.
L’Estate nel dipinto del 1896 è raffigurata con un delicato sfondo di cielo blu. Mucha ritrae l’estate come una donna bruna, sensuale che prende il sole sotto il sole glorioso.
Oziandosi tra i papaveri rossi, Estate si appoggia a una vite, schizzando i piedi nella pozza poco profonda sottostante. Questa immagine serena, metafora dell’età adulta, è amata da molte persone.
L’Autunno è rappresentato come una figura giocosa e generosa. Incastonata in un ricco arazzo di piante autunnali, frutti e fiori, i suoi lunghi capelli ramati reggono una corona di crisantemi. Raccoglie uva da una vigna abbondante, una metafora per le abbondanti provviste che l’autunno offre.
Invece nell’Inverno l’influenza della cultura giapponese e delle xilografie è esemplificata al meglio.
In piedi in un paesaggio ghiacciato e coperto di neve e rannicchiato in un mantello verde (che rappresenta la crescita futura), la donna d’inverno riscalda un uccellino, mentre altri tre uccelli guardano con invidia.
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