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Puzzle Klimt la vergine – 1000 pezzi

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(*) Le proporzioni del puzzle ultimato potrebbero non rispecchiare perfettamente quelle dell’immagine riportata sulla scatola.

Puzzle Klimt la vergine – 1000 pezzi

25,00

Disponibile

DT66923KL05. Disponibile Categoria: .

Scopri lo stile dell’Arte di Gustav Klimt componendo Puzzle Klimt la vergine da 1000 pezzi. L’edizione proposta da D-Toys è ricca di colori luminosi e dettagli particolareggiati.

Nella Vergine di Klimt l’esplosione di colori accesi, blu, giallo, rosso, verde e viola acquista una valenza simbolica, riferita alla condizione psicologica della giovane dando vita allo “stile fiorito”.

 

Informazioni aggiuntive

Numero pezzi

Marca

Artista

Museo d'arte

Dimensioni dell'opera

190 cm x 200 cm

Difficoltà

Dimensioni puzzle

68 cm x 47 cm

Dimensioni scatola

38 cm x 26,5 cm x 5,5 cm

EAN

594750286692301

Caratteristiche del Puzzle Klimt la Vergine

Il Puzzle Klimt la vergine è un’emozionante dipinto dell’ultima fase pittorica di Gustav Klimt.
Attraverso questo puzzle vogliamo farvi divertire ed emozionare con i colori del maestro viennese scoprendo i particolari di questo splendido quadro pezzo per pezzo.

Il suo modo di dipingere fu tanto geniale e tanto apprezzato che non si può che rimanere estasiati davanti ad un suo dipinto. Infatti la pittura di Klimt è il simbolo della relazione tra pennello, bellezza e forza dei simboli.

Puzzle Klimt “la Vergine” dettaglio

Il puzzle “La Vergine” da 1000 pezzi della marca D-Toys è una splendida proposta per i veri amanti dell’arte.

L’edizione che proponiamo ha un layout verticale e si presta ad essere appesa tramite una cornice verticale con un passpartout importante.
I colori del puzzle sono molto brillanti e riescono a far percepire con forza la brillantezza dell’oro tipica dell’arte bizantina.
I dettagli dell’immagine sono di ottima qualità, così come i tasselli del puzzle che sono tagliati co precisione e permettono un ottimo incastro.

Il puzzle è proposto in una confezione curata e dalle ottime finiture, che lo rendono un perfetto regalo per la persona amata.
Ovviamente da comporre insieme.

Numero Pezzi Puzzle Numero pezzi1000 Marche Puzzle MarcaD-Toys
Dimensioni Puzzle Dimensioni puzzle (cm) 47 x 68
Dimensioni Scatola Puzzle Dimensioni scatola (cm)38 x 26 x 5,5

Descrizione dell’opera

La Kunstschau del 1909 aveva fatto emergere gli orientamenti artistici delle generazioni più giovani, che stavano imboccando una strada ben diversa da quella indicata dall’utopia secessionista, gettando Klimt in un’impasse creativa.

Infatti per tre anni il maestro avrebbe realizzato ben poco, ma nel 1912, a partire dal secondo ritratto della Bloch-Bauer, ritroverà un proprio binario, ormai lontano dal “periodo d’oro” e chiamato abitualmente “stile fiorito”.

Quest’ultima fase deve il proprio nome alla vivacità cromatica che la caratterizza, ma anche a un rinnovato interesse decorativo, sebbene l’artista utilizzi ora un repertorio ornamentale non più ispirato a Bisanzio o ai bassorilievi assiri, bensì all’Estremo Oriente.

Per questo motivo nella Vergine l’esplosione di colori accesi blu, giallo, rosso, verde e viola acquista anche una valenza simbolica, riferita alla condizione psicologica della giovane.

Il turbine di sensazioni che la animano è ben espresso dall’aggrovigliata composizione ed è amplificato nella ruota di corpi femminili che fanno da corona alla protagonista.

La vergine è colta nel momento del sonno, rappresentato dalla testa piegata, dagli occhi chiusi e dalle braccia aperte, ma il pittore non sottolinea stavolta l’abbandono, quanto l’intensa attività onirica.

Infatti il sogno e la sensualità sono nuovamente legati e si materializzano nelle figure languide e provocatrici, i cui occhi sono invece ben aperti, uscite dalla coscienza della ragazza.

Si tratta di un universo esclusivamente femminile. Infatti la fantasia della dormiente non viene proiettata dunque su un uomo, ma si concentra piuttosto su se stessa, sull’istintività e sul potere che caratterizza le donne klimtiane.

L’opera prevedeva un pendant (un dipinto realizzato i coppia) nominato La Sposa, non terminato a causa della morte del pittore nel 1918.

Gustav Klimt ritratto di adele bloch bauer

Nel 1912 Klimt ritrasse nuovamente Adele Bloch-Bauer e il confronto fra le due versioni è certamente il miglior indicatore per comprendere il mutamento intercorso nello stile dell’artista. Infatti il primo dipinto, compiuto nel 1907, risaliva al culmine del “periodo d’oro” e trasfigurava l’immagine della modella in un idolo pagano, irraggiungibile e fuori del tempo.

Invece la seconda opera restituisce la figura di un’elegante donna della propria epoca, abbigliata
alla moda. La posa si mantiene peraltro rigida e la protagonista appare come una colonna con tanto di partizioni architettoniche interne, culminanti nel grande disco nero del copricapo, che funge da capitello.

La componente ornamentale è dunque ancora accentuata, anche se riappare una certa tridimensionalità, evidente nel cappello e nel tappeto, ripresi in prospettiva. Invece lo sfondo
è rigorosamente piatto, immaginato come una serie di tappezzerie o arazzi sovrapposti.

Tuttavia i motivi, attingono a un repertorio ben diverso da quello arcaizzante e sacrale ricorrente in gran parte delle opere klimtiane fino alla svolta degli anni Dieci del novecento.

Infatti l’artista utilizza adesso scene tratte dalle stampe giapponesi, cui si era finora ispirato solo per i tagli compositivi o per la riduzione delle figurazioni a sagome prive di volume.

Il quadrato campito in verde, invece, su cui sono sparse senza un ordine apparente corolle di fiori, e la cromia brillante dell’insieme derivano dall’esempio di Henri Matisse.  Infatti due opere dell’artista francese erano state esposte alla Kunstschau del 1909, dedicata all’arte internazionale, e nell’autunno dello stesso anno Klimt si era inoltre recato a Parigi, dove aveva
guardato con attenzione agli sviluppi pittorici più recenti, accogliendo diversi spunti.

Gustav Klimt Ritratto Adele Bloch Bauer
La Culla Klimt

La culla Klimt

Klimt muore in seguito alle conseguenze di un ictus cerebrale il 6 febbraio 1918. Diverse opere restano incompiute nel suo studio, anche se alcune erano in uno stato di finitezza già avanzato, tra cui La Culla. L’artista vi affronta per la prima volta un soggetto spesso sfiorato e alluso.

Nel caratteristico formato quadrato, il pittore raffigura una piramide di stoffe multicolori

che si allargano verso l’osservatore, arrivando a occupare l’intero fronte della tela. Al vertice dell’edificio spunta la testa di un neonato, quasi confusa entro una corolla di tessuto bianco.

Espressionismo e Cubismo mostravano una realtà tragica e disgregata e Klimt rispose in modo originale alle sollecitazioni delle nuove correnti artistiche. Gli ultimi dipinti mostrano una freddezza prima sconosciuta. Infatti i corpi si deformano e la cromia si fa più cupa. Pur non accogliendo mai la dimensione del grido, propria delle opere di Kokoschka e di Kirchner, il pittore trova una nuova nota espressiva, dal tono sarcastico.

L’espressione del bambino, che fissa l’osservatore dalla montagna di coperte, è seria e quasi dura. L’artista realizza una composizione entro uno spazio ambiguo, dove l’alto della

non risulta davvero chiaro se la culla si sviluppi in profondità o in verticale, cosicché il bimbo acquista anche l’aspetto di un enorme pagliaccio.

La figura umana resta però classicamente al centro del dipinto e l’attitudine decorativa prevale sull’aspetto psicologica.

La culla diventa un pretesto per creare un sorprendente intreccio di forme, colori e disegni, in cui le linee ondulate addolciscono il triangolo centrale.


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